Descrizione
La proprietà, costituita da una casa padronale con colombaie a torretta, da annessi giardino e cappella e da una cascina, prende il nome dalla famiglia dei conti Ducco o Duchi, di antica origine astigiana, legata alla corte dei principi di Carignano, che ne fecero la propria residenza estiva dall'ultimo decennio del Seicento sino al 1740. Tuttavia, l'aspetto della casa padronale e l'erezione della cappella si devono al proprietario successivo, il conte Carlo Giacinto Buglione di Monale, canonico e vicario generale dell'arcidiocesi di Torino.
Particolarmente interessante è la cappella, fatta ristrutturare dal barone Gaudenzio Claretta proprietario del Ducco nell'ultimo quarto del XIX Secolo: al suo interno vi è una lapide che ricorda la traslazione da Roma a Giaveno nel 1611, ad opera di Vincenzo Claretta dell'Ordine dei Gerosolimitani, delle reliquie di S. Antero, papa e martire, che sarebbe divenuto patrono della famiglia Claretta. La lapide celebra appunto la donazione da parte dei canonici di Giaveno ai Claretta nel 1869 delle suddette reliquie.
Sopra la lapide, in effetti, poggiato su di una mensola vi è un reliquiario ligneo policromo, probabilmente seicentesco, rappresentante il busto del papa. I Claretta, che acquistarono il Ducco intorno alla metà dell'Ottocento ed il cui stemma è ancora visibile scolpito nel cortile interno della cascina, erano un' antica famiglia signorile originaria di Giaveno che però ottenne titoli nobiliari solo nel XIX secolo.
Il ramo baronale proprietario del Ducco si è estinto; sopravvissuto è invece il ramo comitale (vedi Villa Claretta-Assandri). Oggi il Ducco è sede di un complesso agrituristico.
Modalità d'accesso
Senza barriere architettoniche
Indirizzo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2025, 15:04