HA APERTO AL PUBBLICO IL PARCO STORICO DI VILLA CLARETTA ASSANDRI IN VIA LA SALLE
Secondo la documentazione trovata in archivio, il complesso residenziale seguiva lo stereotipo delle ville del tempo. In particolare, affiancava vasti terreni a uso agricolo (con presenza coltivazioni estensive, frutteti e vigne), a una zona destinata a bosco (per l’approvvigionamento di legname da riscaldamento e da opera), mentre la parte centrale era lasciata a verde tipo giardino inglese e nelle zone vicine alla villa erano presenti varie aiuole ornamentali. C’erano, inoltre, un viale principale contornato da alberi e vari altri percorsi pedonali minori.
I lavori di riqualificazione del parco, costati circa 210mila euro, hanno previsto la piantumazione di circa 200 nuovi alberi a fronte dell’abbattimento di una quarantina di piante della zona a bosco, risultate pericolose, dalle analisi eseguite con il metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment). Più in generale l’intervento ha avuto come obiettivo la messa in sicurezza dell’area a bosco, in alcune zone divenuto impraticabile a causa della folta vegetazione cresciuta senza controllo, attraverso interventi di pulizia e manutenzione straordinaria, come taglio dell’erba, delle piante infestanti, abbattimento di alberi pericolosi, fornitura e messa a dimora di nuovi alberi e ripristino della pavimentazione del vialetto principale del parco. Lavori che hanno restituito il parco all’antico splendore, rispettandone la conformazione originaria con il viale centrale e quello trasversale che prosegue verso via La Salle, entrambi di carpini, in modo da conservare l’aspetto storico preesistente e il boschetto, con specie arboree varie, principalmente uguali alle preesistenti. Inoltre, i tronchi degli alberi abbattuti hanno una nuova vita all’interno del parco: sono serviti a realizzare i tavoli e le sedute che lo arredano, non volendo “contaminarne” lo stile unico con attrezzature di tipo diverso che mal si sarebbero conciliate con l’ambiente originario.
«Il parco di Villa Claretta non è un parco pubblico simile a quelli presenti in varie parti della città, né un parco giochi – afferma il sindaco Roberto Montà – Si tratta di un parco storico, che ospita alcune piante di grande pregio e una villa importante, le cui origini sono uguali a quelle di molti altri complessi sorti nel territorio di Grugliasco a partire dalla seconda metà del 1600, a opera di famiglie esponenti della nobiltà e dell’alta borghesia torinesi, legate alla corte sabauda e a quella dei principi di Carignano. Proprio per questo, per preservare l’unicità di questo complesso, dove la villa ha nuova funzione, essendo sede del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, abbiamo deciso, riqualificando il parco, di farne un luogo da vivere per la sua bellezza e per il contatto con la natura. Da qui l’esigenza di non mantenerlo sempre aperto, come avviene invece per le altre aree verdi della città».
A regime, dall’anno prossimo dal 1° aprile al 31 ottobre il parco avrà i cancelli aperti dalle 8 alle 20, mentre dal 1° novembre al 31 marzo osserverà gli orari di apertura del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata.

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